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Aspettando l'assegnazione: le vite sospese dei futuri specializzandi. Anelli (Fnomceo): "Porre termine a questa vicenda, degna del Teatro dell'Assurdo, e permettere ai colleghi di specializzarsi"
06-12-2020 wm
venerdì 4 dicembre 2020 14.44 - Notizie FIMMG Nazionale“Porre termine alla storia infinita e paradossale, che potrebbe essere la
trama di un romanzo di Kafka o la sceneggiatura di un’opera di Samuel Beckett,
del Concorso per le Scuole di Specializzazione. E permettere al maggior numero
possibile di giovani colleghi di accedere ai percorsi formativi post lauream”.
È questo l’auspicio del Presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli
Ordini dei Medici chirurghi e Odontoiatri, Filippo Anelli.
Ed è proprio una vicenda kafkiana quella del Concorso per l’anno 2019/2020:
prima, la prova rimandata di due mesi, per l’emergenza Covid; poi, il blocco, a
causa dei numerosi ricorsi, della graduatoria, che avrebbe dovuto essere
pubblicata il 5 ottobre, per arrivare il 13 all’assegnazione. Ancora, la
pubblicazione, il 26 ottobre, della graduatoria provvisoria, con il differimento
delle successive fasi relative alla scelta di tipologia e sede e
all’assegnazione dei candidati alle tipologie prescelte, secondo un
cronoprogramma pubblicato poi il 9 novembre e aggiornato, alla luce dell’esito
dei diversi contenziosi, il 30 novembre. Entro il 1° dicembre i candidati
avrebbero dovuto comunicare la propria scelta, per dar modo al Mur, il Ministero
dell’Università e Ricerca, di assegnare, il 3 dicembre, i candidati alle scuole.
Ieri, 3 dicembre, appunto, l’ennesima doccia fredda per i candidati, informati
dal Mur, con una nota, dell’ennesimo ritardo. “Il Consiglio di Stato, con
decreto presidenziale n. 6948/2020, pubblicato in data di ieri 2/12/2020,
nell’accogliere l’appello cautelare proposto dal MUR avverso i ricorsi di taluni
candidati in relazione al quesito n. 87, sospendendo la sentenza impugnata, ha
tuttavia espressamente aggiunto che “le ulteriori operazioni concorsuali
(previste dall’adottando cronoprogramma per l’assegnazione delle sedi) andranno
svolte successivamente alla decisione cautelare collegiale”, fissando la camera
di consiglio per il 15.12.2020 – comunica il Mur -. Pertanto, in ossequio alla
predetta decisione del Giudice Amministrativo, la fase delle assegnazioni dei
candidati alle scuole che, in base al cronoprogramma di cui al DDG n. 37 del
30.11.2020 era prevista per l’odierna giornata del 3.12.2020, nonché le
successive fasi della procedura, sono da intendersi temporaneamente rinviate di
qualche giorno. A seguito della pubblicazione della decisione che il Consiglio
di Stato adotterà nell’udienza collegiale fissata per il 15 dicembre p.v., sarà
reso noto il cronoprogramma aggiornato delle successive fasi della procedura
concorsuale”.
“Comprendiamo il disagio dei colleghi, estenuati dai continui ritardi e
costretti ad attendere ancora per sapere quale sarà la loro destinazione,
proprio nell’anno in cui il Governo ha aumentato a 14500 i posti nelle Scuole –
afferma Anelli -. Esprimiamo la nostra piena solidarietà a tutti coloro che si
sono dovuti licenziare dalle RSA, dalle USCA, dalle Guardie Mediche, a tutti i
colleghi che stanno tenendo in sospeso le loro vite, professionali e private, in
attesa di conoscere l’esito”.
“Confidiamo che i Giudici del Tar decideranno in maniera saggia e celere, per
permettere l’attivazione dei corsi nei tempi previsti – conclude -. Il nostro
Servizio sanitario Nazionale ha disperatamente bisogno di nuovi specialisti. I
nostri giovani colleghi hanno il diritto di programmare il loro futuro. Tutto
questo il Governo sembra averlo compreso, investendo in un numero di borse che è
il più alto degli ultimi anni. Siamo certi che la volontà sia quella di non
ritardare ulteriormente i processi formativi, risolvendo la questione e tenendo
conto dei fabbisogni dei nuovi specialisti. Per il futuro, crediamo sia giunto
il momento di porre fine a questo percorso a ostacoli, facendo, per legge,
corrispondere il numero delle lauree in Medicina al numero dei posti nelle
Scuole di Specializzazione e al Corso di Formazione specifica per la Medicina
Generale”.